Molto frequentemente dei comportamenti violenti, di carattere sessuale, sono associati all’assunzione di sostanze, alcol o farmaci, da parte dell’aggressore. Negli ultimi 20 anni il ruolo dell’alcol, droghe e farmaci assunti singolarmente o in associazione è stato sempre più evidente e studiato. Nel nostro paese non esistono dati relativi al consumo di sostanze nella popolazione di aggressori sessuali detenuti. Ma gli studi sulla relazione tra consumo di sostanze o alcol ed aggressività sessuale danno una correlazione positiva tra le due variabili. Nella nostra esperienza professionale, presso l’istituto penitenziario di Vercelli, una buon parte dei detenuti denunciava problemi di dipendenza da sostanze e da alcol. La relazione tra consumo di sostanze e violenza sessuale è molto complessa ed è composta da numerosi fattori (multifattoriale), quali la quantità d’uso, la valutazione sociale, i tratti di personalità, la presenza di disturbi mentali, ecc. In alcuni sexual offender l’uso di droghe o di alcol ha facilitato l’aggressione di tipo sessuale, attraverso la riduzione della capacità di discriminare tra comportamento consensuale e non consensuale. Diverse ricerche hanno messo in luce che negli Stati Uniti circa il 40% degli autori di reato condannati erano sotto gli effetti dell’alcol al momento del fatto e risulta che circa 1/3 dei reati di violenza sessuale siano stati commessi dopo aver consumato alcol. Circa il 75% delle vittime di violenza da parte di familiari o conoscenti intimi (coniugi, ex coniugi, ex fidanzati) sostiene che l’aggressore abbia agito sotto l’influenza dell’alcol o altre sostanze. In una ricerca della SISPSe, effettuata presso la Casa Circondariale di Vercelli, emergono dei dati interessanti riguardo l’uso di sostanze da parte di detenuti con reati sessuali: su un gruppo di 34 detenuti che hanno aderito al trattamento risulta che il 37% consumava sostanze e riconosceva il reato ( 56%), mentre il 53% usava sostanze ma non riconosceva il reato (44%).
Il consumo di sostanze sembra essere uno dei fattori di rischio più importanti nel caso di maltrattamenti in famiglia, sia sul partner, sui figli o altri familiari. L’abuso di alcol sembra essere molto elevato anche nei genitori responsabili di abusi sessuali ai danni dei figli. Uno dei fattori che concorrono a predire il rischio di recidiva nei sexual offenders e’ una storia di abuso di sostanze; oltre a tutti gli altri fattori, come: storia criminale, età,, numero di condanne, storia di problemi comportamentali durante l’infanzia, malattia mentale, caratteristiche di personalità, ecc. Il futuro (la scarcerazione) del detenuto con crimine sessuale, dipende anche dalle problematiche di sostanze, in quanto potrebbe essere inserito in un progetto riabilitativo di un servizio territoriale o in una struttura residenziale per le dipendenze.